Nel tardo pomeriggio di sabato 27 ottobre, presso la sala teatro della Chiesa del Sacro Cuore di Santeramo, Madre Maria Saveria, Superiore Generale delle Apostole di Gesù Crocifisso, con casa direzione a San Giovanni Rotondo, ha incontrato le famiglie santermane che hanno in adozione un bambino presso la Cittadella della Divina Misericordia “Padre Domenico Labellarte” nelle Filippine. Ad organizzare il partecipato incontro, l’Associazione “Apostole di Gesù Crocifisso” di Santeramo, presieduto dal dott. Filiberto De Caro a cui è spettato il dovere di salutare tutti gli intervenuti. L’incontro è staro animato da due pregevoli filmati. Il primo, montato a meraviglia dall’amico Marco Ficarra – con i saluti individualizzati dei bambini adottati alle rispettive famiglie; il secondo – un ottimo collage tra foto, filmati e “colonne sonore” – con i bambini filippini e le suore Apostole di Gesù Crocifisso, che hanno fatto vedere lo scorrere della loro vita nella Cittadella tra momenti di preghiera, impegni di utilità alla vita quotidiana della missione, svago e assistenza sanitaria ai più deboli. L’ascoltato intervento di Madre Maria Saveria ha posto l’accento sulla bontà e sulla necessità di avere in quella terra un punto di riferimento per i bambini ammalati, poveri ed abbandonati che con amore e dedizione totale ricevono quanto serve loro per vivere e per crescere in un luogo al riparo da mille insidie. Suor Maria Saveria è stata accompagnata dalle suore Maria Vittoria e Maria Saveria e dalla piccola Mary May, una ragazzina filippina gravemente ammalata e quasi sicuramente destinata alla morte se non fosse stata portata a San Giovanni Rotondo dove da due anni circa è amorevolmente assistita e curata. Mary May è ospite della Casa Direzionale nella città di Padre Pio e, con ogni probabilità, è destinata a rimanervi per la vita per le cure di cui ha sempre bisogno. La presenza di Mary May ha dato lo spinto a Madre Maria Saveria per parlare di un altro bambino, questa volta africano, nato sfigurato e per questo abbandonato. Anche per questo bambino, Jahn Paul il suo nome, si è aperta la strada della speranza tra le braccia delle Apostole di Gesù Crocifisso. Al termine, prima Filiberto De Caro e poi Madre Maria Saveria hanno salutato i convenuti, felici e contenti di aver trascorso un pomeriggio diverso all’insegna della solidarietà e della generosità.