Nella notte tra il 22 e 23 settembre, si è svolta a San Giovanni Rotondo la veglia di preghiera per ricordare il 50° anniversario della la nascita in cielo di Padre Pio. Nella località garganica si sono ritrovati in migliaia per testimoniare a Padre Pio la loro sincera devozione. Tantissimi altri hanno seguito l’evento attraverso le riprese in diretta di Teleradiopio e Telenorba. Ma non finisce qui. In tante altre parti del mondo, l’anniversario non è passato inosservato. A Tugbok (Filippine) nella Cittadella della Divina Misericordia “Don Domenico Labellarte” (che ha vissuto per 26 anni a contatto di gomito con il Santo di Pietrelcina), i bambini che sono aiutati a vivere e a crescere con la generosità di tante benefattori, per l’occasione hanno vestito a festa la loro casa perché loro, con le Suore Apostole di Gesù Crocifisso, si nutrono di Padre Pio tutti i giorni dell’anno, sentono la sua protezione, lo ringraziano in ogni momento per i benefeci che ottengono. Forse, come a tutti gli altri, questi bambini filippini sono i piccoli amici privilegiati del Santo Stigmatizzato del Gargano. Nella loro assoluta povertà hanno trovato in Lui la forza di andare avanti sempre con il sorriso sulle labbra perché trovano in quel poco che hanno la grazia di Dio che li sostiene e li sosterrà. “Io amo Padre Pio” scritto con i fiori è la testimonianza del loro profumo di grazia che inebria in continuo la loro sacrificata vita.